mercoledì 2 giugno 2010

Mondiali di Calcio 2010: gironi

Uno degli aspetti più divertenti dei campionati mondiali di calcio, quando si svolgono agli antipodi, è quello per cui si conoscono città dai nomi impronunciabili, eppure anche loro munite di un sindaco, una piazza, un mercato, un percorso dell'autobus numero 23.
Per esempio, nei mondiali messicani uno si poteva immaginare le osterie sordide di Guadalajara, o interrogare sul significato recondito del nome Irapuato, che a un italiano altro non evoca se non un'Alpe Apuana sdegnata, che volge la schiena al brulicare delle sdraio sulla riviera.
A questo giro, tocca al Sudafrica e, se si potesse viaggiare, si sarebbe sospesi tra una frittura austera di pesci australi a Port Elizabeth, una fuga d'amore a Bloemfontein, un interminabile torneo di poker texano tra Nelspruit e Rustenburg.

Girone A (SudAfrica, Messico, Uruguay, Francia):
Bisogna calcolare che in genere la prima partita di un mondiale è una palla mostruosa. Quindi SudAfrica e Messico pareggeranno, anche perché sta male che la squadra ospite perda all'esordio. Dopo di che l'Uruguay giustizierà la pessima Francia: gli eredi di Ghiggia e Varela daranno una lezione di football antico agli orfani di Zidane, l'uomo che è riuscito a far passare Materazzi da vittima, anche se chi scrive non si sente di condannarlo del tutto. Purtroppo poi la Francia del competentissimo Domenech non riuscirà a non vincere con Messico e SudAfrica e si qualificherà, ma seconda, dietro l'Uruguay, prima delle squadre da scommettere se si vuol lanciare un'Opa (che non è un pesce siculo, in questo caso) su qualcosa.

Girone B (Argentina, Nigeria, Corea del Sud, Grecia):
Oba Oba Martins ha promesso che correrà la tratta Tripoli/Johannesburg in un'ora e un quarto, anche per dimostrare a quell'insolente di Alvarez (Honduras) che gli lascia le bucce ma, a parte queste prodezze atletiche, la Nigeria non dovrebbe riuscire a contendere all'Argentina il primo posto nel girone.
Diego Armando, i numi siano con te.

Girone C (Inghilterra, Usa, Algeria, Slovenia):
Qui F. Capello, tolti gli amici americani, dovrebbe abbastanza facilmente passeggiare. Se Rooney si ripiglia dall'infortunio, approfitterà di queste partite per avvantaggiarsi nella classifica dei marcatori, come del resto faranno Milito e Messi nel girone precedente. Dopo l'Inghilterra, gli Americani che, se si motivassero con visioni continuative di A. Pacino in "Ogni maledetta domenica", ma meglio ancora in "Heat la sfida", potrebbero rendere ricchi i militanti delle scommesse on-line e non.

Girone D (Germania, Ghana, Serbia, Australia):
Girone elettrizzante quanto una partita al quinto set tra Isner e Karlovic. L'unico che può dare un po' di pepe è D. Stankovic, reduce dalla vittoriosa campagna interista di quest'anno. Se riesce a trasmettere nei suoi compagni la decima parte del nervosismo da invidia repressa (e finalmente riscattata) che ha respirato in questi anni, può anche darsi che giorno 18 giugno la Serbia ne farà due alla Germania nei primi venti minuti. Ma poi rimarranno in otto e perderanno. E per seconda passerà il Ghana dai polsini multicolori, sempre che Muntari non si faccia prendere da ansie emulative.

Girone E (Olanda, Danimarca, Camerun, Giappone):
Francamente, non si capisce dove Danimarca e Giappone debbano andare. Solo il Camerun, con la sua vocazione suicida, potrebbe provare a regalare insperate qualificazioni. L'Olanda, che nell'ottica di una scommessa oculata (cioè non proprio inverosimile, ma neanche scontata), è un'opzione da considerare, farebbe meglio a non vincere cinque a zero tutte le partite del girone, se non vuole fare la fine del Barcellona di quest'anno in Champions League.

Girone F (Italia, Paraguay, Nuova Zelanda, Slovacchia):
Così come sono scritte sopra, che si vuole aggiungere.

Girone G (Costa d'Avorio, Portogallo, Brasile, Corea del Nord):
Qui salterà la prima testa illustre, visto che la matematica non fa sconti e non tutti hanno Paraguay, Slovacchia e Nuova Zelanda nel girone. Potrebbe essere quella del Portogallo, a meno che C. Ronaldo, quello dello shampoo, non metta al servizio dell'aridità offensiva portoghese tutte le sue doti realizzative. Conoscendolo, è probabile che ne faccia quattro o cinque alla Corea del Sud, quando sarà già tutto inutile, dopo che Drogba giorno 15 giugno avrà azzannato la malinconia intrisa di Fado di chi aspetta ancora un condottiero autentico.

Girone H (Honduras, Cile, Spagna, Svizzera):
Se Alvarez non è troppo fiaccato dalla sfida con Obafemi Martins (girone B), e se l'Honduras, complice una sua corsa folle sulla fascia e una carambola sugli incisivi di Davide Suazo, riesce a spuntarla nel derby sudamericano di Nelspruit col Cile (16 giugno), le cose si potrebbero mettere in modo tale che seconda dietro la Spagna potrebbe essere la compagine Honduregna, su cui non invitiamo a scommettere per puro egoismo, non sia mai che si abbassi la quota.


Eddie & Arturo

5 commenti:

el señor dionigi ha detto...

Magari le redazioni sportive di televisioni e giornali avessero la vostra ispirata leggerezza..ci risparmieremmo gomitoli di verbose ed inutili discussioni, così come morbose ed aggressive clip da commedia slapstick..
Vi volevo però segnalare un piccolo errore, e cioè che avete invertito le due Coree (è quella del Nord a giocare contro il Brasile).
Qualcosa farebbe pensare a che, dopo anni che ce la menano con questa storia, il primo mondiale africano potrebbe essere finalmente la grande ribalta di una squadra africana. Io lo dubito fortemente.
Sarebbe bello invece uno o più exploit delle squadre centro e sud americane, per evitare l'effetto Europeo dei poveri.

Infine, ma è solo una sensazione personale, non sento per nulla questo mondiale, come raramente mi era successo; forse è per colpa dell'Italia che mi appare così modesta; o del Sudafrica che è un paese che non riesce a solleticare la mia fantasia (è roba da rugby, ho detto tutto); o forse è solo l'incubo di dover ascoltare un mese di vuvuzelas ronzare nelle orecchie..

eddie ha detto...

In primo luogo mi corre l’obbligo di scusarmi per il “tragico” errore (di battitura) che ha portato all’inversione delle due Coree, ora prontamente corretto! (Grazie!)
Le possibilità concrete che una squadra africana possa risultare la “pronosticata sorpresa” di questi mondiali mi pare assai arduo, peccato manchi l’Egitto. Questo, ovviamente, salvo eventuali Moreno che potrebbero sovvertire qualsivoglia pronostico!
In merito al sentimento che ci lega a questi campionati del mondo, il distacco da te segnalato penso sia facilmente spiegabile con la circostanza che si è campioni uscenti e che le possibilità di un back to back siano quasi effimere.
Il mondiale di Germania è stato accolto ed aspettato da tutti con opposto sentimento anche per il fatto che si giocasse (finalmente!) ad orari “civili” per noi Italiani.
Venivamo da quello in Corea e prima ancora dagli Stati Uniti con partite giocate agli orari più assurdi. Il ritorno di un mondiale in Europa dopo quello disputato in Francia, insomma tante attese abbiamo covato aspettando che adesso il paragone sarebbe ingrato. Se poi consideriamo il finale glorioso con quella semifinale e la vittoria sugli "odiati" francesi è facile spiegare come Germania ’06 ha di fatto prosciugato praticamente ogni desiderio un tifoso possa nutrire nei confronti della nazionale italiana.
Sul Sud Africa, come terra, non riesco a condividere la tua idea, ma certamente la mia considerazione è ampiamente condizionate dai numerosi scritti di Wilbur Addison Smith divorati in gioventù!

sigosiendobostero ha detto...

Avendo seguito la Coppa d'Africa sono molto scettico in merito ad una sorpresa africana.

Per me quella che può andare più in là è l'Algeria. Ma parlo di ottavi.

Non sono d'accordo, poi, sullo scartare la Danimarca. Per me farà bene.

D'accordissimo, invece, sull'Uruguay: proprio una squadra coi fiocchi. Oltre che in attacco (potenzialmente devastante) ha bei nomi anche in difesa (Lugano, Godin) e centrocampo (gargano, Pereira).

Poche chance per la Germania e la Francia.

infine, io il Paraguay non lo sottovaluterei troppo. Male non è.

Per la partita con la Nuova Zelanda, invece, già mi girano le palle. E' scritto che se vinciamo sarà per un misero 1 a 0, in dieci dal ventesimo, con due pali per loro o un rigore parato.

Luca ha detto...

Sono d'accordo, il Paraguay è da tenere d'occhio, e poi è la prima partita.
Sono sicuro, poi, che dal match con la Nuova Zelanda usciremo vittoriosi con una prestazione ignobile, e comunque sia i giornalisti diranno che è stata un'impresa epica...già.

Citando Berlinguer ti voglio bene, "s'apre i' dibattito! Cari Arturo e Eddie, era da tempo che attendevo un confronto sui mondiali. Anzi sull'Italia.
Sui pronostici non mi pronuncio, mi fido ciecamente di voi e scometterò una fortuna sulla base delle vostre illuminazioni, salvo poi chiedervi conto dei danni nella denegata e non creduta ipotesi in cui le cose vadano diversamente :-)

Venendo al dunque, mi auguro che l'Italia possa fare un po' più di fatica, a dispetto della dose abnorme di culo che il mio illustre concittadino Lippi si porta appresso, e che rischia, complice un girone ridicolo (guarda caso), di catapultarla più in alto del previsto.
E' innegabile che l'aria sia freddina (sarà anche colpa della stagione tutt'altro che estiva), e l'attesa per il mondiale pare confinata nei palinsesti perennemente reclamizzati sui quotidiani sportivi e sulle tv, pay e non.
E dire che l'Italia è unita (solo) nel tifo per la nazionale. Sarà la disillusione. E poi l'eco del 2006. Secondo me è ancora abbastanza forte da affievolire l'ardore del tifo nonché, forse, sufficiente ad attutire anche la più ingloriosa delle sconfitte. Comunque sia il CT sarà ricordato ed osannato come vincente, così come i 9 campioni del mondo che ha voluto con sé. Ancora non riesco, peraltro, a darmi spiegazione del fatto che sia tornato ad allenare la nazionale.
Per quanto mi riguarda, poi, l'appagamento calcistico nel corrente anno è stato tale da azzerare le mie velleità di vittoria fino al 2022. Ma siccome si dice che il mondo finisca nel 2012, sarebbe auspicabile assistere a partite interessanti e divertenti, magari della propria nazionale.
Sarà una prognosi errata, ma non vedo come una futuribile combinazione dei giocatori convocati possa produrre un gioco divertente. E vincente.
La nazionale del 2006 non era certo spumeggiante, ma gradevole senz'altro, ed era ricca di calciatori al top della forma e di qualche valore aggiunto.
Quella odierna è brutta, c'è poco da fare. Senza fantasia, priva di uno che punta e salta l'uomo, con poche soluzioni alternative. D'accordo che lo stivale non pullula di campioni, nella contingenza storica (Leonardinho è piccolo, ancora).
Però le convocazioni non hanno affatto rispettato una meritocrazia di fondo, che corrisponde intanto alla logica: si porta chi è in forma.
Sarò di parte, ma non è paradossale che l'Inter non possa fare a meno di Balotelli e l'Italia si?
Come poi nei 23 non ci sia spazio per Cassano, con il finale di campionato che ha fatto...si vocifera di una rissa con Lippi junior, boh.
E poi, Eddie non me voglia, come si può pensare di schierare la difesa della Juve, che in questa stagione ha preso qualcosa come 57 goal?

Dichiarazione di voto: qualora non si fosse capito, per la prima volta non credo che tiferò Italia. E dire che 4 anni fa ero nella fontana di P.zza Mazzini, vestito, a festeggiare come non mai.
Certo, siamo esposti ad un rischio di deja-vu, anche se marginale.

eddie ha detto...

Caro Luca... il pezzo sui convocati di Marcellino è in fieri perciò abbi solo un pochino di pazienza ;)
ciaooo