sabato 13 febbraio 2010

These are the Champions: ottavi

Spalmati come su una baguette lungo l'arco di trentatre settimane, seguiranno a breve gli ottavi di Champions League.
Eddie è sulla neve, ma ciò non gli ha impedito di articolare un dibattito, di cui si dà qui conto degli esiti.

Lione-Real Madrid:
Karim Benzema conosce sicuramente le bettole dove portare la comitiva il lunedì sera. Dei francesi tutto si può dire, meno che non siano gente che sa mangiare e che sa bere. Quindi, al Real, qualche annebbiamento da Cote du Rhon potrebbe far pagare dazio in avvio. Il Lione non attraversa un gran momento, è molto sotto al Bordeaux (squadra, non vino) e al Montpellier in classifica, in coppa di Francia ha pure perso dal Lorient, allenato dal padre di Gourcuff, nome da mago.
Se il Real passa indenne dall'andata, senza dormite colossali in difesa (che so, evitare lo 0-3), dovrebbe essere in grado di farcela.

Milan-Manchester United:
in molti sostengono che Rooney e soci prenderanno a sberle la squadra dai mille passaggi. In effetti, siccome il Milan non aveva bisogno di sveltire la manovra, si è pure dotato di un arcigno incontrista, Amantino Mancini. Sono sempre tutti mezzi rotti, all'andata mancheranno Borriello e Thiago Silva. Eppure, usciti da un periodo terribile, simile a quello che stanno vivendo, se ne andarono a vincere a Marsiglia e, di lì a poco, irrisero i cassintegrati del Real.
Diciamo Manchester, ma chissà.

Bayern Monaco-Fiorentina:
le speranze della nursery prandelliana sono tutte attaccate a un golletto all'Allianz Arena. Qualcuno, dalle bocche da fuoco bavaresi, lo subiranno. Se il divario non sarà abissale, al ritorno la partita si può anche giocare. Ma, per esperienza e organico, il Bayern parte favorito.

Porto-Arsenal:
Arsene Wenger, uomo d'altri tempi, ha già appuntamento con una vecchia fiamma, Teresita, per una serata nostalgica a base di Fado. Così, con la languida musica dei Madredeus in sottofondo, penserà a che mistero è il cuore dell'uomo, alla sorte e a confutare Parmenide. Il gioco dell'Arsenal, l'indomani, potrebbe risentirne, e si intuirà una certa malinconia nelle verticalizzazioni di Fabregas.
Convergiamo sull'Arsenal, salvo follie.

Stoccarda-Barcellona:
il sogno sarebbe lo Stoccarda. Perché l'importante non è essere i migliori ma, ogni tanto, essere migliori dei migliori.
Passerà il Barcellona.

Olympiakos Pireo-Bordeaux:
qui il fattore campo pesa. Fosse stato invertito, avremmo quasi detto Olympiakos, anche in considerazione della flessione che in questi giorni sta subendo il Bordeaux. Se l'Olympiakos giocasse in casa il ritorno, a suon di Syrtàki sugli spalti (ve li immaginate 33334 indemoniati che ballano?) potrebbe ribaltare qualsiasi risultato.
Così stando le cose (così devono andare), leggera prevalenza del Bordeaux.

Inter-Chelsea:
la classica partita che fa venire in mente l'arte di arrangiarsi, il campetto sterrato con le porte senza reti, il panino col salame. Oggi ci manca uno, vabbé non fa niente, ve lo prestiamo noi, giochiamo nove contro nove. Anche per evitare l'abbrutimento che seguirebbe la vittoria dell'Inter (pari solo a quello da en plein della Ferrari e da secondo campionato del mondo di fila all'Italia, peggio della peste bubbonica, come se questo Paese non avesse già abbastanza problemi), diamo al Chelsea qualche chance in più. Ma c'è sempre il gol di J. Zanetti da settanta metri al 122° del ritorno da non sottovalutare.
E poi Balotelli ha detto che segna.

CSKA Mosca-Siviglia:
Siviglia squadra allegra, si va in Erasmus, si tira tardi. Il concetto di "Que pasa por la calle?" sta ormai soppiantando quello di "Me voy por la batalla" tra gli elementi costitutivi della natura spagnola. Quindi se ne potrebbero tornare, gli andalusi, con parecchi gol e un paio di vodke sul groppone. Se ciò non dovesse accadere, hanno tutti i numeri per farcela, contando anche sul calore del pubblico al ritorno.

Eddie & Arturo



2 commenti:

Luca ha detto...

E vabbé, sempre contro l'Inter...
Vi faccio notare, qualora non ve ne foste accorti, che nel pronosticare gli esiti dell'ottavo di finale in questione siete stati in qualche modo profetici anche su numeri estranei alla sfida: Chelsea e Inter hanno giocato in 9 rispettivamente contro Manchester City e Sampdoria, strana coincidenza, no?
Tranquilli, non è mia intenzione sucitare un dibattito sull'esoterismo e l'arte divinatoria.
Piuttosto vorrei conoscere le vostre opinioni in merito alle convocazioni del mio compaesano Marcello Lippi, che di mestiere fa il CT della nazionale italiana di calcio, anche se di recente bazzica palcoscenici più che campi da calcio, con risultati quantomeno discutibili.
Tanto io al mondiale tifo Spagna.

Ah, nella fantascientifica ipotesi in cui il Sevilla dovesse vincere la champions prendo il primo volo e vado a festeggiare con loro.. y es por esto que hoy vengo a verte, sevillista seré hasta la muerte!! (Commozione)

arturo ha detto...

Caro andaluso d'adozione,

il nove è in effetti numero dai vasti significati esoterici. La tua considerazione non mi sorprende, dal momento che ti so ascoltatore abituale di canzoni come Via Lattea e Il Re del Mondo.

Quanto all'Inter, in questo caso abbiamo voluto più che altro sottolineare la sua capacità di vincere le partite a tempo scaduto con gol iperbolici.

Quanto al Siviglia, rimane una delle squadre in cui ha giocato Diego Armando Maradona, e questo un significato, esoterico o no, dovrà pure avercelo:-)